REM | Concettualizzazione e progettazione macchine per l'industria a Varese

 

 

Nelle fasi di progettazione delle linee produttive succede frequentemente di imbattersi in processi, in fasi, passaggi o criticità che non possono essere svolti da macchine commerciali, anche se adattate o modificate. In tali fasi è opportuno progettare e realizzare macchine su misura, studiate e realizzate per soddisfare appieno le esigenze del cliente. Queste soluzioni sono realizzate per eseguire lavorazioni o processi non risolvibili con macchine commerciali o per ottenere specifiche tolleranze, che non verrebbero garantire da altre soluzioni.

La progettazione di una singola macchina può essere anche richiesta separatamente dalla progettazione di una linea produttiva, magari per soddisfare esigenze peculiari di un Cliente, legate ad una singola lavorazione oppure un’esigenza specifica. Anche in questo caso è essenziale analizzare e comprendere a fondo esigenze ed aspettative del Cliente per ottenere, alla fine, un prodotto realmente coerente con il processo produttivo, perché la progettazione delle singole macchine, dalla più semplice alla più complessa, è preceduta da un adeguato studio del processo produttivo o della lavorazione richiesta e dalle condizioni operative reali in cui la macchina dovrà in seguito operare. Importantissima è anche l’analisi delle specifiche relative ai costi imputabili ad una meccanizzazione del processo produttivo, ai componenti che si dovranno impiegare ed alla necessaria ricambistica.

In chiave di risparmio oppure oculato investimento, si deve pensare anche alla facilità di utilizzo e manutenzione, ai tempi di apprendimento da parte dell'utilizzatore finale. Per questa ragione è opportuno precedere la realizzazione delle macchine, con la progettazione di prototipi funzionanti, che permettono di testare ed ottimizzare al meglio la macchina, prima di passare alla vera e propria fase di produzione ed eseguire test, aggiustamenti e migliorie, prima di passare alla fase di produzione vera e propria.

Calcoli strutturali

I calcoli strutturali sono fondamentalmente analisi condotte applicando forze e momenti cinematici che servono a studiare la resistenza strutturale di un particolare o dell’assieme di una macchina. Normalmente vengono eseguiti avvalendosi anche di grafica 3D.

Nella fase di progettazione, prima della costruzione della macchina, hanno lo scopo di studiare i margini di resistenza, sicurezza e/o durata di un certo componente o della macchina nel suo complesso tramite analisi strutturale e dinamica, lineare e non lineare e prevenire la difettosità e cattivi funzionamenti.
Dopo la costruzione servono per individuare le soluzioni a dinamiche inattese, errori, rotture o anomalie nell’inserimento nella linea di produzione. Si tratta di un’analisi di natura strutturale, ovviamente completa e definitiva, eseguita sia sui prototipi che sui modelli definitivi.

  



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REM | Audit energetico in ambito industriale a Varese

 

L’audit energetico di un’azienda è un’indagine preliminare a qualsiasi intervento di gestione dell’energia ed è finalizzato a:

definire un quadro il più completo possibile della situazione energetica dell’azienda, raccogliendo in un’unica struttura di facile lettura tutte le informazioni al riguardo;
individuare e valutare i possibili interventi di miglioramento energetico, attraverso lo sviluppo di soluzioni sia tecniche che gestionali, in grado di superare il tradizionale approccio alle problematiche energetiche, spesso caratterizzato da azioni sporadiche e scoordinate fra loro.
• La metodologia seguita nello svolgimento dell’audit energetico è conforme ai requisiti stabiliti nelle norme vigenti.

L’audit energetico è così articolato:
analisi dello stato di fatto mediante:
• raccolta ed elaborazione dei dati di consumo energetico;
• sopralluogo tecnico presso lo stabilimento;
• individuazione e approfondimento di soluzioni di carattere tecnico e/o gestionale per l’incremento dell’efficienza;
• preparazione di una relazione conclusiva e presentazione dei principali risultati dell’intero lavoro.

La diagnosi energetica prende avvio dall’analisi dei consumi e dei costi energetici annui dello stabilimento. L’analisi è condotta sulla base delle fatture delle forniture energetiche e di eventuali ulteriori dati e documenti messi a disposizione dall’azienda. Per acquisire informazioni più specifiche sui consumi elettrici viene valutata la possibilità di richiedere dati al distributore locale dell’energia elettrica. Lo scopo dell’analisi è valutare gli andamenti dei consumi energetici nell’arco dell’anno, nonché nel corso della settimana-tipo e della giornata-tipo di lavoro.
Questa fase della diagnosi energetica costituisce l’occasione per eseguire una verifica delle attuali condizioni contrattuali di fornitura dell’energia elettrica e del gas e una verifica delle fatturazioni. Lo scopo è valutare la bontà dei prezzi di acquisto rispetto ai migliori valori di riferimento dei mercati e valutare la corretta imputazione di tutte le diverse componenti di costo nelle bollette.
Momento fondamentale dell’analisi dello stato di fatto è il sopralluogo tecnico allo stabilimento, finalizzato ad acquisire una conoscenza diretta dei processi produttivi e dei flussi energetici e a reperire le principali informazioni in merito alle caratteristiche tecniche e alle modalità di gestione di tutti gli impianti di utilizzo e trasformazione dell’energia (sia impianti di processo che di servizio).
Il sopralluogo è finalizzato anche all’acquisizione di un’adeguata documentazione fotografica, concordando preliminarmente con i responsabili dell’azienda, i locali e le apparecchiature da fotografare.
L’analisi dello stato di fatto si conclude con l’individuazione dei “centri” di consumo e costo energetico dell’azienda. Il consumo annuo di energia elettrica e quello di gas sono ripartiti nei diversi “centri” individuati e ciò permette di evidenziare i processi e i relativi impianti che richiedono maggiori quantitativi di energia per le loro caratteristiche e orari di utilizzo e che di conseguenza possono offrire i più elevati margini di risparmio.


Successivamente sono definiti i possibili interventi tecnici e gestionali di efficienza per la riduzione dei consumi e dei costi energetici e sono forniti all’azienda:


• la descrizione degli interventi medesimi, con evidenza delle problematiche di tipo tecnico e autorizzativo;
• la stima dei costi di investimento;
• i risparmi energetici ed economici annui;
• l’indicazione dei possibili meccanismi di finanziamento a livello locale e nazionale (Titoli di Efficienza Energetica, ecc.);
• i tempi di ritorno degli investimenti;
• i benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.


Durante lo svolgimento del lavoro i tecnici incaricati dell’audit devono essere in costante contatto con il personale dell’azienda, per l’acquisizione di dati, il confronto sui possibili interventi da proporre e la condivisione dei risultati.
La diagnosi energetica si conclude con la stesura di una relazione tecnica, che viene consegnata in formato sia cartaceo che digitale ai responsabili dell’azienda. I principali dati e risultati contenuti nella relazione sono infine illustrati in un incontro di presentazione del lavoro.

 

  



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